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Tavola Rotonda con il Ministero della Difesa e l’Einaudi per il progetto sull’Innovazione Tecnologica e la Sostenibilità, video realizzato dalle alunne dell’Indirizzo Grafico e Turistico e le prof.sse Paola Giusti e Rosalia Giordano

Intervista a Raffaele Gaito – Laboratorio Women’s Growth

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Londra, 21/12/2021       

Feedback di Raffaele Gaito

I giorni 29 Novembre, 3 Dicembre e 10 Dicembre si è svolto Women’s Growth, un laboratorio online di Growth Hacking aperto a studentesse delle scuole superiori di tutta Italia. 

Faccio formazione da oltre dieci anni e dal 2015 porto il tema del Growth Hacking in giro per l’Italia in aziende, università, conferenze e altri contesti. Questa è stata la prima occasione in cui mi sono trovato di fronte a delle scuole superiori. 

Quando Alessandra Marcaccio e Marina Di Foggia dell’Istituto Einaudi mi hanno proposto la cosa, mesi fa, non ho esitato nemmeno per un attimo. Adoro le sfide e credo sia importante introdurre questi temi il prima possibile nel percorso scolastico. La proposta del laboratorio di Growth Hacking si incastrava benissimo con tutto ciò. 

Il Growth Hacking è un metodo di lavoro nato nel 2010 negli Stati Uniti e sbarcato in Italia intorno al 2014/2015. Un mix di creatività, analisi dati e approccio sperimentale, attraverso il quale le aziende hanno rivoluzionato il modo di fare business. 

Portare un approccio del genere in classi delle scuole superiori è non solo innovativo, ma soprattutto lungimirante, considerando che spesso è una novità anche per le Università. 

In una serie di call organizzative abbiamo definito il programma, il numero di partecipanti, le modalità di erogazione e di lavoro di gruppo. L’obiettivo, fin da subito, è stato quello di utilizzare un approccio molto pratico (come richiede la materia) sia nelle sessioni frontali che nella parte di laboratorio. 

Il focus è stato dato al binomio “analisi dei dati e creatività”, con l’obiettivo di mostrare alle studentesse che questi due elementi non sono in contrasto, ma possono (e devono) viaggiare di pari passo. 

Ogni incontro è durato due ore, con focus specifico su un argomento: 

  1. Come trovare le giuste informazioni 
  2. Cosa funziona e cosa no 
  3. Cosa pensano le persone 

Durante la sessione live ho mostrato in che modo utilizzare gli strumenti e le informazioni disponibili in rete per analizzare il mercato, individuare i trend, capire le preferenze dei consumatori ed effettuare delle scelte consapevoli basate sui dati. 

Alla fine di ogni incontro è seguita una parte di laboratorio dove i cinque gruppi di lavoro potevano scegliere un argomento, settore o brand per applicare concretamente le nozioni appena acquisite.

La risposta delle studentesse è stata incredibile e ogni oltre mia più rosea aspettativa. Avendo massima libertà sugli strumenti da utilizzare e le modalità di presentazione, sono nati cinque elaborati di altissimo valore. 

I gruppi si sono autogestiti, assegnando in autonomia i ruoli e dividendosi il carico di lavoro. Ad ogni successivo incontro ogni gruppo ha presentato in cinque minuti il lavoro svolto durante la settimana. 

Incontro dopo incontro sono rimasto sempre più sorpreso del risultato, dell’attenzione mostrata e della cura dei dettagli. 

Considerando anche i feedback ricevuti sia durante che dopo il laboratorio, non posso che ritenermi altamente soddisfatto del risultato e sperare in una eventuale seconda edizione.